“L’Italia dovrà promuovere una formazione di elevata qualità, allineata alle nuove competenze richieste per affrontare le sfide che l’Intelligenza Artificiale ci porrà negli anni a venire”. Lo scrive l’Agid nelle linee guida sull’intelligenza Artificiale. L’Agenzia per l’Italia digitale è un’agenzia pubblica italiana istituita dal Governo.
Gli esperti sostengono che “da un lato, sara’ fondamentale incentivare l’insegnamento della disciplina a livello universitario in tutte le sue sfaccettature, con attenzione anche alle rilevanti questioni etiche, all’interno di una vasta gamma di percorsi formativi, promuovendo cosi’ la collaborazione interdisciplinare. Dall’altro lato, sara’ cruciale concentrare gli sforzi su percorsi tecnici specializzati, come ad esempio il Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale, mirando alla formazione dei ricercatori destinati a diventare i veri promotori dell’adozione dell’IA nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione”.
Considerato il notevole ritardo dell’Italia nel campo delle competenze digitali di base e l’imminente impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle professioni, diventa essenziale – è la sintesi – promuovere percorsi educativi per le scuole e l’intera cittadinanza mirati a preparare la societa’ italiana alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, oltre che iniziative di reskilling e upskilling in tutti i contesti produttivi, non necessariamente legati al mondo ICT”.
“Le azioni nell’ambito della Ricerca dovranno essere sviluppate in un’ottica prospettica di “medio-lungo periodo, con l’ambizione di esplorare soluzioni tecnologiche innovative e ancora poco battute; quelle invece rivolte alla Pubblica Amministrazione e alle Imprese dovranno essere orientate a fornire risposte dirette e immediate alle pressanti esigenze di innovazione, prediligendo soluzioni di IA sviluppabili in un’ottica di breve periodo”