Il Consiglio d’Europa ha finalizzato il testo della convenzione sull’intelligenza artificiale.
“Questo trattato, primo nel suo genere, garantirà che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rispetti gli standard giuridici del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani, democrazia e stato di diritto”. Lo ha sottolineato Marija Pejcinovic Buric, segretaria generale dell’organizzazione paneuropea.
“La convenzione – ha spiegato – definisce un quadro giuridico che copre i sistemi di IA durante tutto il loro ciclo di vita”. Il trattato è stato elaborato nell’ambito del Consiglio d’Europa ma potranno aderirvi tutti i paesi del mondo. Alla elaborazione del testo hanno, in questa direzione, partecipato Stati che non sono membri dell’organizzazione paneuropea come l’Argentina, l’Australia, il Canada, il Costa Rica, Israele, Giappone, Messico, Peru, Stati Uniti e Uruguay. La stessa Santa Sede.
Hanno partecipato anche i rappresentanti del settore privato, della società civile e del mondo accademico.